16 April 2025

India: Monografia Viaggi dell’Elefante, Jet Airways

Monografia sull’India realizzata dal giornale Travel Quotidiano per presentare le meraviglie dell’India e le proposte di viaggio del tour operator Viaggi dell’Elefante e tutte le informazioni sui voli della compagnia aerea Jet Airways. Al suo interno anche un’intervista al direttore dell’Ente per il Turismo Indiano in Italia, Gobind C. Bhuyan.

L’India è un Paese dai numeri enormi che le fanno sprigionare un’energia fortissima. Un’energia che ritroviamo nelle costruzioni, nella vita della gente, nella profondità spirituale e mistica di alcune forme di vita, ma sopratutto che ritroviamo nei suoi contrasti. L’estremamente povero e il ricco sfacciato, sono le due componenti della stessa medaglia, esattamente come lo sono la tigre e l’elefante, i due animali simbolo di questo Paese. Due “pachiderma” pur se di due razze totalmente diverse, ma due modi opposti di vivere il rapporto con l’uomo: l’uno servizievole, di sostegno, l’altra più schiva e magari pericolosa. Un Paese dove forse la prima cosa che ci colpisce in assoluto è l’odore, come diceva anche Pasolini nel suo libro “L’odore dell’India”. Gli odori provengono da tutte le direzioni: è un odore forte quello del clima, caldo umido tipicamente tropicale; è odore il sudore delle tante persone che vivono questi spazi. Profumano le spezie che vengono vendute o cucinate. Odorano le candele accese e gli incensi che bruciano. Ma l’India non è comunque solo questo.

india

L’India dei grandi contrasti, della popolazione infinita, dei colori e dei palazzi dei Maharajà, è solo la parte del Paese che meglio si presta a farsi conoscere. Non dimentichiamo infatti che il subcontinente conta oltre 5 mila chilometri di spiagge, il 50% delle quali basse e sabbiose. Ma il mare qui, è pur sempre l’oceano, quindi freddo e pericoloso. Ma è ancora India quando, a meno di un’ora di volo, ci troviamo immersi nel paradiso delle isole Andamane, Laccadive o, spingendosi un po’ più là, delle più famose Maldive. È un viaggio nel mondo dell’influenza indiana anche un’estensione in Kashmir o in Nepal, a nord, oppure in Bhutan, nel nord ovest o nel vicino Sri Lanka a sud. Un viaggio in India, insomma, è molto più di una vacanza, è un percorso nelle emozioni, nei colori e negli odori. È un viaggio che va pianificato. Tradizionalmente, per comodità turistiche, distinguiamo 3 indie: quella a nord, monumentale, più conosciuta, con una forte penetrazione di cultura islamica, ma anche quella delle grandi città e dei grandi contrasti. In questo spazio distinguiamo, anche qui per comodità turi-stiche, il Rajasthan, uno degli Stati della Repubblica, grande almeno come la Francia. È lo stato dei grandi palazzi dei Maharajà, dei colori e della ricchezza. Forse, anche per questo, il Rajasthan è l’impatto meno duro per un turista che per la prima volta visita l’India. Infine troviamo il sud, pieno di natura, patria delle spezie, forse la parte più autentica del Paese. L’India, quindi, come un luogo da vivere e da scoprire in più viaggi, sapendo però di avere un piccolo vantaggio. Pur nella lontananza, infatti, e nelle grandi differenze, gli indiani ci somigliano più di quello che immaginiamo, e proprio come noi amano ridere, mangiare, scherzare, emozionarsi con la vita. Benvenuti in India.


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Se non una vera e proprio inversione di rotta quella della domanda di viaggio da sempre elevata verso gli Usa, è però un cambiamento a tutti gli effetti quello indotto dalle politiche e dagli annunci dell'amministrazione statunitense, che condiziona le intenzioni di viaggio verso la destinazione. Mabrian ha studiato il comportamento spontaneo delle ricerche di voli verso gli Stati Uniti analizzando l'indice Share of Flights Searches per gli Stati Uniti, che indica il grado di interesse del mercato per la destinazione in base all'andamento delle ricerche di voli e indipendentemente dalle prenotazioni confermate. I dati rivelano uno spostamento dell'interesse globale verso gli Stati Uniti per il 2025, con variazioni significative tra le regioni. Mercati chiave quali Unione europea, Regno Unito,  Germania, Francia e Italia registrano una diminuzione di interesse, in particolare all'indomani dell'insediamento presidenziale del gennaio 2025. Complessivamente, l'intenzione di viaggio dei 27 Paesi Ue verso gli Stati Uniti è diminuita di -0,4 punti percentuali rispetto all'anno precedente, con l'indice della quota di ricerche che si è attestato al 5,4% a fine marzo. Questa percentuale implica che gli Stati Uniti concentrano il 5,4% del totale delle ricerche di voli avviate dai 27 Paesi dell'Ue nel periodo analizzato. La domanda britannica, sebbene inizialmente colpita, ha iniziato a riprendersi - superando brevemente i livelli dello scorso anno a metà marzo - rendendo il Regno Unito l'unico mercato europeo analizzato a mostrare chiari segni di ripresa. Sebbene le prenotazioni lorde siano leggermente diminuite a febbraio (-1,1%), sono aumentate a marzo (+1,6%), suggerendo una crescente fiducia dei viaggiatori britannici. La Germania e l'Italia hanno registrato un calo vicino a -1 punto percentuale rispetto al 2024, indicando una crescente incertezza tra i viaggiatori. 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